UN MOAI DI 350 CHILI PER IL PAPA. Proviene dall’Isola di Pasqua, e gli verrà donato durante la Messa a Santiago del Cile

Restauro di un Moai sull’Isola di Pasqua (Foto Getty Images)
Restauro di un Moai sull’Isola di Pasqua (Foto Getty Images)

Ovviamente in Cile, come in tutti i Paesi dove è già andato o che lo attendono, l’elenco dei regali a Papa Francesco non finisce mai. Questa volta però il Santo Padre, a differenza dei suoi Predecessori, a Santiago del Chile, nel corso della Messa nel Parco O’Higgins, riceverà un dono ingombrante e singolare: un Moai di 350 chili, opera di Pau Hereveri, cittadino cileno dell’Isola di Pasqua (in lingua nativa Rapa Nui), realizzato con due tipi di pietre locali, basalto e hani-hani. Padre Bernardo Astudillo, parroco dell’Isola, presentando l’opera di 1,60 metri di altezza, ha precisato: “Donare a lui quest’opera ci rende felici. Deciderà lui poi cosa fare. Può lasciarla qui dove vuole oppure portarla in Vaticano. Noi abbiamo organizzato tutte le alternative e siamo pronti a fare come lui vorrà”.

Il Moai che sarà donato al Papa si chiama, in lingua rapanui, “Haumaru o te A’o” e significa “Pace nel mondo”. Nel corso della Visita Papa Bergoglio riceverà decine e decine di doni. Oltre al Moai di Pasqua in queste ore si scrive sulla stampa locale su altri regali piuttosto rilevanti, come per esempio il “Progetto Cappella” della Pontifica Università Cattolica di Santiago, e cioè l’impegno di costruire progressivamente cappelle ove sia necessario per le popolazioni locali. Lo stesso ateneo ha deciso di creare anche una nuova cattedra dedicata allo sviluppo sostenibile basata sulla Laudato sì. Durante la visita del Papa al “Santuario Nacional de Maipú”, per l’incontro con i giovani del Cile, il Santo Padre riceverà un regalo che le persone dell’organizzazione definiscono “una vera grande sorpresa”. P. Carlos Cox, rettore del Santuario, ha dichiarato “che si tratta di un qualcosa molto speciale”.

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Rapa Nui – Isola di Pasqua. Situata a 3 601 km a ovest delle coste del Cile e 2 075 km a est delle isole Pitcairn, è una delle isole abitate più isolate del mondo. Le sue coordinate geografiche sono 27° 07′ S 109° 22′ W: la latitudine è vicina a quella della città cilena di Caldera, a nord di Santiago. Il territorio dell’isola si compone di quattro vulcani: Poike, Rano Kau, Rano Raraku e Terevaka. Famosi sono i numerosi Moai, le statue di pietra che ora si trovano lungo le coste. Dal punto di vista amministrativo è una provincia a sé stante della regione di Valparaíso del Cile. L’orario standard è sei ore indietro rispetto all’UTC (UTC-6). L’Isola di Pasqua è situata sulla dorsale pacifica dalla quale prende origine. La costa si inabissa quindi rapidamente nei dintorni dell’isola fino a profondità che possono raggiungere i tremila metri. A causa delle sue origini vulcaniche, l’isola si è formata su una base basaltica tipica per le dorsali oceaniche; non vanta, quindi, molte spiagge. Per la maggior parte, è distinta da ripide scogliere. La sua forma ricorda vagamente quella di un triangolo rettangolo, con una lunghezza massima di 24 chilometri e una larghezza massima di 13 chilometri. Le tre elevazioni principali corrispondono a tre coni di vulcani spenti, ovverosia il Rano Kau, il Maunga Puakatiki e il Maunga Terevaka. Quest’ultimo raggiunge un’altezza di 509 metri ed è dunque il punto più elevato di tutta l’isola. Oltre i limiti meridionali dell’isola, si trovano infine tre isole minori (Motu Iti, Motu Kau e Motu Nui), disabitate. L’arcipelago più vicino all’Isola di Pasqua è l’arcipelago delle Isole Australi, con le isole di Tubuai e Rapa. A causa della sua posizione, l’Isola di Pasqua presenta un clima subtropicale con temperature medie che si aggirano intorno ai 21 gradi centigradi e con uno sbalzo termico quasi nullo tra una stagione e l’altra. L’isola è quindi esposta per la maggior parte dell’anno all’aliseo, soffiante in direzione nord est. (Fonte: Wikipedia – Governo del Cile)

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