IL BOSCO DI PAPA FRANCESCO. Si tratta di 1800 ettari di foresta che una comunità di indigeni del Perù gli ha dedicato in attesa del suo arrivo

Il verbale di “Nihii Eupa Francisco”
Il verbale di “Nihii Eupa Francisco”

“Nihii Eupa Francisco”, il bosco di papa Francesco nella lingua nativa dell’etnia Amahuaca. Da questo momento in poi si chiameranno così 1.800 ettari di foresta nella selvatica regione di Madre de Dios, la cui capitale è Puerto Maldonado che visiterà papa Francesco il 19 gennaio del 2018. I donatori, una comunità di nativi della località chiamata Boca Pariamanu, lo aspettano per consegnargli il verbale della riunione in cui hanno deciso di chiamare la loro foresta con il nome del pontefice e raccontargli le azioni che svolgono i membri della comunità per tutelare l’ambiente in cui vivono.

La comunità di Boca Pariamanu si compone di 180 abitanti raggruppati in una ventina di famiglie, ed è l’unica comunità di Madre di Dios del gruppo etnico Amahuaca.

La foresta in cui vive questo gruppo di indigeni è di straordinaria bellezza paesaggistica. Nella foresta a loro affidata, e che adesso porterà anche il nome del Papa argentino, vivono aquile crestate, giaguari, tapiri, scimmie ragno, pecari e cervi di differente specie. La flora annovera piante come il castagno, il cedro, il mogano e lo shihuahuaco, un albero di grande resistenza che può raggiungere i 50 metri di altezza.

Oltre a Puerto Maldonado, Papa Francisco visiterà anche Lima e la città settentrionale di Trujillo nei giorni che trascorrerà nel paese andino, tra il 18 e il 21 gennaio, dove arriverà dal Cile.

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