Si avvicinano le elezioni presidenziali – primo turno 19 novembre, eventuale ballottaggio il 17 di dicembre – si avvicina l’arrivo di Francesco nel Paese, si inasprisce la rivolta mapuche – il settore più radicale – che incendia chiese e manifesta ostilità anche verso il Papa. Nella regione sud di Araucania, una delle 15 ripartizioni9 territoriali in cui è suddiviso il Cile, a quasi 600 chilometri da Santiago, quattro incappucciati hanno dato fuoco ad un autobus lasciando sul posto un inequivoco messaggio scritto su un foglio di quaderno a cuadri. Il testo esalta gli incendi alle chiese e respinge la visita papale: “Fuego a las iglesias, no eres bienvenido en La Araucanía papa Francisco”.
E proprio oggi la Commissione incaricata della visita del Papa in Cile ha fatto conoscere il cronogramma dei tre giorni che trascorrerà nel paese sudamericano. Arrivo alle 20,10 di lunedì 15 gennaio e cerimonia di benvenuto presieduta dalla presidente Michelle Bachelet. Martedì 16 visita al palazzo presidenziale La Moneda, al Santuario Padre Hurtado, alla cattedrale di Santiago, messa nel parco O’Higgins e incontro con le carcerate del penitenziario San Joaquín. Il giorno successivo, mercoledì 17 gennaio, la visita continuerà a Temuco, il capoluogo della Regione dell’Araucanía, dove celebrerà la messa “per il progresso dei popoli”. Nello stesso giorno è previsto il ritorno a Santiago per visitare la Pontificia università cattolica per poi avere un incontro liturgico con i giovani del Santuario Nazionale di Maipú. Giovedì 18 gennaio il Papa viaggerà a Iquique, città del Cile settentrionale la cui sede vescovile si affaccia sull’Oceano Pacifico, dove celebrerà una messa per il popolo