Li chiamano “i figli della pace” per essere nati dopo la firma degli accordi dell’agosto 2016 a l’Avana tra il governo del presidente Juan Manuel Santos e la guerriglia delle Farc. Sono 66 creature venute alla luce negli accampamenti di raccolta o addirittura lungo il viaggio verso i 26 punti di concentrazione dove la guerriglia consegnerà le armi per iniziare la vita civile.
Le guerrigliere incinta sono 80, ha informato Marco Calarcá, il rappresentante della guerriglia nell’istanza creata dagli accordi a cui partecipano anche rappresentanti delle Nazioni Unite. Dei 6200 guerriglieri in fase di disarmo il 20-25% sono donne.
Si capisce adesso perché i negoziatori delle Farc chiedessero delle nursery e delle case materne infantili per la fase della concentrazione nei punti concordati per il disarmo. Le une e le altre attendono le guerrigliere ancora in cammino con i loro bebè, costruite con l’appoggio dell’Unicef e dell’Istituto colombiano per il benessere famigliare.