Un fenomeno inarrestabile quello della migrazione di centroamericani verso gli Stati Uniti. Un fenomeno doloroso, spesso tragico, che spinge centinaia di migliaia di uomini, donne e bambini verso la frontiera mossi dalla speranza e spesso dalla disperazione. La loro condizione è magistralmente ritratta da una mostra fotografica di notevole livello artistico dal titolo “Dal Gonfo al Pacifico”. L’ha pensata e preparata El Colegio de la Frontera Norte, un centro accademico messicano dedito alla ricerca scientifica e allo studio dei flussi migratori che sorge in Bassa California, nella città di frontiera di Tijuana.
I 58 pannelli che compongono l’esposizione realizzano una approssimazione visuale a persone e momenti migratori di grande intensità, catturati lungo la linea che va dal Golfo del Messico all’Oceano Pacifico. “Dietro ogni fotografia” si legge nella presentazione, “c’è uno spazio, un momento, una situazione di persone e esistenze in movimento, che condensa speranze e realtà, spesso dure come il deserto o una parete d’acciaio alla fine del cammino”.
La mostra fotografica ha iniziato il suo percorso dalla frontiera di Tijuana, nello stato messicano di Bassa California, passando per Città del Messico e altre città del sud del paese. E’ stata già allestita in Costa Rica, El Salvador, Guatemala e Argentina. Adesso fa una sosta in Colombia, a Bogotá, esposta nelle sale del Centro Culturale Gabriel García Márquez, nel quartiere la Candelaria della capitale, sino al 22 agosto.