La pace non sarà completa senza l’Esercito di Liberazione Nazionale, la seconda guerriglia della Colombia. E mentre da Cuba si attende l’annuncio che il lungo negoziato è giunto al punto finale per essere sottoposto ad un referendum approvativo da parte del popolo colombiano, con l’ELN le trattative non sono mai iniziate e i rapporti non sono andati al di là di contatti esplorativi. Di qui la richiesta formale al Papa perché medi tra Governo e ELN affinché si inizino dialoghi formali. “Si tratta dell’ultima risorsa a cui abbiamo fatto appello” ha rivelato il sacerdote gesuita Francisco de Roux portando a conoscenza dell’opinione pubblica l’iniziativa dell’appello a papa Francesco. “Abbiamo voluto mandare un messaggio a Sua Santità per chiedergli che interponga buoni uffici tra le parti con la finalità che comincino conversazioni formali per una soluzione concertata. Francamente – ha ammesso il religioso – abbiamo esaurito tutte le strade per un contatto di questo genere tra gli uni e gli altri”.
Il sacerdote Francisco de Roux è il promotore della campagna “Por una paz completa” che coinvolge, oltre ai gesuiti colombiani, anche parlamentari, esponenti di associazioni per i diritti umani e diverse personalità ecclesiastiche della Colombia. “Siamo convinti che il processo con le FARC è differente da quello con l’ELN, ma sappiamo anche che la pace è una sola ed ha bisogno degli uomini e delle donne di quest’ultimo gruppo ribelle per costruire un nuovo paese con inclusione nella democrazia”.