E VENNE IL GIORNO DI ORWELL. Mezzo secolo di latitanza forzata, poi, martedì, lo scrittore britannico torna a Cuba con 1984

Una delle 80 copie vendute martedì. Foto 14ymedio
Una delle 80 copie vendute martedì. Foto 14ymedio

Come anticipato (Il Grande fratello a Cuba) Orwell sbarca sull’Isola dei fratelli Castro dopo mezzo secolo di latitanza. L’opera dello scrittore britannico è stata presentata martedì nella Fiera Internazionale del Libro di l’Avana che quest’anno ha l’Uruguay come ospite d’onore. Il libro, una pungente denuncia dei regimi totalitari, è stato presentato nella Fortezza La Cabaña, nella sala Alejo Carpentier gremita di pubblico. I timori che non si arrivasse a questo momento sono stati fugati dalla casa editrice Arte y Literatura che ha messa in vendita l’opera in una edizione abbastanza modesta per un classico di questa importanza. Ma il libro era alla portata del pubblico, che – informa una cronaca del blog cubano 14ymedio – ne ha acquistate subito una ottantina di copie al costo irrisorio di 15 pesos in moneta nazionale.

I due romanzi che più bersagliano gli orrori e gli errori del totalitarismo – La fattoria degli animali, tradotto in spagnolo con il titolo Rebelión en la granja(1945) e 1984 (del 1948) – scritti da George Orwell negli ultimi anni di vita, quelli dove la disillusione rispetto allo stalinismo si era fatta più cocente e profonda, furono pubblicati a Cuba tra il 1960 e il 1961 da una casa editrice indipendente, come ancora lo era l’editoria dell’Isola già investita dalla rivoluzione castrista ma non ancora ascritta al campo socialista. Poi le opere di Orwell sono state messe all’indice per i seguenti decenni come tante altre. Fino a martedì scorso.

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