LIBERTADOR. Le gesta di Simon Bolivar da settembre sui grandi schermi dell’America Latina (e forse d’Europa)

Libertador film

L’immagine di repertorio ricorda Mission di Roland Joffé con de Niro che guida gli indios Guaraní all’assalto dei razziatori portoghesi, ma siamo ad altre latitudini, l’attuale Venezuela probabilmente, e alla pagaia c’è un meno conosciuto Edgar Ramírez, già Carlos in Lo sciacallo, che impersona in realtà nientemeno che Simon Bolivar, il liberatore dell’America Latina. Alla testa del suo esercito di negri e indios Ramírez-Bolivar assalta le truppe reali sulle Ande della Bolivia, del Perù e della Colombia.

Il film del venezuelano Alberto Arvelo ha finito il montaggio in questi giorni, e il 9 settembre sarà sottoposto al giudizio dell’esigente giuria del Festival Internazionale del Cinema di Toronto, poi, se l’esame sarà superato, arriverà nelle sale cinematografiche del continente, quel continente che Bolivar ha tentato inutilmente di unificare.

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