Come si temeva trattandosi del Messico, il Paese dove la violenza contro i sacerdoti è ricorrente e quasi sempre resta impunita, è stato trovato morto padre Icmar Arturo Orta, della parrocchia “San Luis Rey de Francia”, della città di frontiera Tijuana. Il presbitero era scomparso giovedì scorso, insieme con la sua macchina, e da subito si è cominciato a temere per la sua vita come ha dichiarato l’arcivescovo della diocesi mons. Francisco Moreno Barrón.
Padre Orta è stato sicuramente torturato prima di essere ucciso, ha confermato la polizia locale. Il corpo del sacerdote è stato trovato con mani e piedi legati e presenta numerosi segni di violenza piuttosto brutale.
L’arcivescovo della città di frontiera con gli Stati Uniti monsignor Barrón ha dato l’annuncio in cattedrale con queste parole: “Cari fratelli con profondo dolore, vi informo che Dio ha chiamato alla sua presenza il vostro caro parroco, Ícmar Arturo Orta. So che la morte di Padre Arturo è una grande perdita per la nostra Arcidiocesi, ma soprattutto è una grande afflizione per voi che siete stati la sua comunità parrocchiale, per voi che continuate ad essere la sua comunità parrocchiale, perché continuerà a vivere tra di voi e voi lo manterrete vivo nella vostra mente e nel vostro cuore”.
Dei 13 sacerdoti assassinati in America Latina nel 2018, 8 sono stati uccisi in Messico, 1 in El Salvador, 1 in Venezuela, 1 in Perù, 1 in Ecuador e uno negli Stati Uniti.