L’Agenzia per le Migrazioni delle Nazioni Unite lancia l’allarme sull’esodo dal Venezuela, che assume proporzioni sempre maggiori con il passare del tempo. Secondo le ultime rilevazioni dell’organismo internazionale i livelli sono tali che prefigurano un “momento di crisi” comparabile a quello che vivono i rifugiati nel Mediterraneo. Le persone che abbandonano il Venezuela scappando dal collasso economico e dall’instabilità politica minacciano di superare le possibilità di accoglienza dei paesi vicini, il Brasile, il Perù e la Colombia in primo luogo. I tre governi ne sono consapevoli e si incontreranno la prossima settimana a Bogotá per cercare una via d’uscita dalla crisi che rischia di travolgerli. Si tratterà di vedere se il tono generale dei provvedimenti che verranno messi in campo sarà di natura restrittiva o volti ad ampliare e migliorare l’accoglienza di chi emigra.
Il portavoce dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM), Joel Millman, ha affermato che i fondi e i mezzi mobilitati per gestire le partenze dei venezuelani dovrebbero essere aumentati significativamente. “Si sta avvicinando un momento di crisi che abbiamo già visto in altre parti del mondo, in particolare nel Mediterraneo”, ha detto Millman in una conferenza stampa.
Anche l’UNHCR, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha chiesto ai paesi dell’America Latina di facilitare l’ingresso dei venezuelani. Più di 1,6 milioni hanno lasciato il paese dal 2015. Il portavoce dell’UNHCR Andrej Mahecic ha dichiarato che i governi hanno compiuto sforzi “ammirevoli” ma anche così le capacità di accoglienza e di servizio stiano collassando.
Intanto si sa che Ecuador e Perù hanno rafforzato le regole d’ingresso per i venezuelani e ora richiedono passaporti validi anziché il semplice documento nazionale come avvenuto sino a questo momento. In Brasile si sono avuti i primi episodi di reazione contro i venezuelani con manifestanti che hanno respinto centinaia di immigrati oltre confine.
Di segno ben diverso sono le considerazioni del Ministro della comunicazione del governo del presidente Nicolás Maduro. Jorge Rodríguez ha affermato nel corso di una conferenza stampa a corrispondenti di media internazionali che i venezuelani che se ne sono andati torneranno nel paese vedendo gli effetti positivi di un pacchetto di misure economiche recentemente annunciato. “Venezuelane e venezuelani che vogliono venire, benvenuti, sono necessarie e necessari!” ha dichiarato il ministro. “Abbiamo bisogno di loro e in un tempo relativamente breve gli effetti di questo programma economico si faranno sentire molto forti”.