La confidenza è apparsa nell’edizione odierna di El Nuevo Herald, il quotidiano mattutino statunitense in lingua spagnola edito dalla società The McClatchy Company. Secondo il giornalista Joshua Goodman dell’Associated Press, lo scorso agosto, durante un incontro nello Studio Ovale, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha fatto pressioni sui suoi consiglieri circa la possibilità di invadere il Venezuela. La proposta – assicura il mattutino di Miami – avrebbe sorpreso i presenti alla riunione, tra cui il Segretario di Stato, Rex Tillerson e il Consigliere per la sicurezza nazionale, generale H.R. McMaster, che non fa più parte dell’esecutivo americano.
Goodman non rivela la fonte dell’indiscrezione che rilancia, ma scrive solo che la storia della conversazione fino ad ora segreta proviene da un alto funzionario del governo che qualifica come “familiarizzato con quello che venne detto allora” e che adesso, quasi un anno dopo, ha parlato a condizione di poter restare anonimo per la “delicatezza del problema”.
Tornando indietro nel tempo El Nuevo Herald ricorda che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si era riunito con leader latinoamericani un lunedì 18 settembre 2017 a New York e in quella sede sottolineò la necessità di cercare una soluzione per ripristinare la democrazia in Venezuela. Trump ha nuovamente ventilato l’opzione militare altre due volte con i leader latinoamericani.
La conversazione dietro le quinte, riferita adesso dal quotidiano statunitense in lingua spagnola, mette in luce qualcosa che il giornale non dichiara, e cioè che la prospettiva considerata dalla Casa Bianca, quella di costringere il presidente venezuelano Nicolás Maduro a lasciare il potere con le cattive, è tutt’altro che tramontata.