Ogni pezzo di storia ha le sue foto, e questa pubblicata dalla stampa colombiana merita un posto nella storia tortuosa della pacificazione del paese. Vi si vedono nove uomini che posano per una foto che probabilmente ha scattato un decimo seduto anch’egli al tavolo un momento prima o chiamato per l’occasione. Tre sono ex capi delle ex-milizie paramilitari, le cosiddette autodefensas: Freddy Rendón Herrera nome di battaglia ‘El Alemán’, Edwar Cobos Téllez, alias ‘Diego Vecino’ e Iván Roberto Duque alias ‘Ernesto Báez’. Altri tre, seduti allo stesso lato del tavolo, il destro per chi guarda l’immagine, sono comandanti delle ex Farc: Iván Márquez, Pablo Catatumbo e Jesús Santrich. C’è poi un sacerdote Francisco de Roux, gesuita, il padrone di casa. Quest’ultima è la Casa Provinciale dei gesuiti di Bogotá. La fotografia è stata scattata mercoledì 19 luglio 2017, per la cronaca e per la storia.
Secondo quando si è saputo da una dichiarazione informale proveniente dall’interno del gruppo, l’incontro è durato più di tre ore. I rappresentanti dei due gruppi che sino a qualche anno fa si disputavano il territorio a sangue e fuoco hanno parlato con tranquillità di diversi argomenti. E indubbiamente, com’è del tutto naturale, l’asse della conversazione è stata l’accordo di pace raggiunto tra il governo e le FARC. “Si è evidenziato il significato e la portata degli accordi tra le FARC e il governo nazionale” si legge nel breve testo fatto filtrare, “e la necessità di garantire il compimento di quanto è stato accordato”.
Tra le decisioni più concrete che sarebbero emerse dalla inedita riunione c’è quella di realizzare nuovi incontri di questo tipo. Ciò con l’intento di contribuire alla “costruzione della verità” a partire dagli attori del conflitto armato, chiarisce il breve testo, e “come un contributo per le vittime”.