Una grande maggioranza di latinoamericani teme che la situazione critica del Venezuela scivoli inesorabilmente verso la guerra civile, mentre caratterizza il governo del presidente Nicolás Maduro come una “dittatura”. Il dato emerge da un’inchiesta dell’istituto di sondaggi “OpinaAméricaLatina” condotto in 17 paesi tra il 4 e il 16 luglio. La maggioranza degli interpellati ritiene che neanche Papa Francisco potrebbe contribuire a risolvere il conflitto che oramai ha superato il centinaio di morti e con la Costituente imposta da Maduro entra in un corridoio senza uscite. Alla domanda se il paese precipiterà in una situazione di guerra civile l’83 per cento ha risposto affermativamente mentre il 17% non crede che si giungerà sino a questo punto. L’81 per cento di coloro che hanno partecipato al sondaggio ha detto che il Venezuela sta vivendo sotto una dittatura, mentre per il 19 per cento la situazione istituzionale non si può caratterizzare in questi termini.
“OpinaAméricaLatina” ha ricordato agli interpellati la mediazione papale di Giovanni Paolo II tra Argentina e Cile nel 1970 che ha scongiurato il conflitto armato tra i due paesi sudamericani e avviato una mediazione condotta dal cardinale Antonio Samoré che si è conclusa con degli accordi. L’istituto di rilevamenti sull’opinione pubblica ha poi posto la domanda se un possibile intervento papale, in questo caso di Papa Francesco, potrebbe risolvere i problemi interni del Venezuela e scongiurare un conflitto interno armato. La maggior parte degli intervistati, il 68 per cento, ha detto che non risolverebbe il problema, mentre il restante 32 per cento ha dichiarato di ritenerlo utile.
L’indagine è stata condotta sulla base di 8.500 risposte di latinoamericani con più di 18 di Argentina, Brasile, Bolivia, Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Perù, Paraguay, Repubblica Dominicana, Venezuela e Uruguay.