Da “Bassi istinti” il film di Paul Verhoeven del 1992 con Sharon Stone alla Madonna di Guadalupe di prossima uscita il passo è lungo e Joe Eszterhas è più che intenzionato a farlo. Non si sa molto del suo progetto, che peraltro affonda le radici indietro nel tempo, almeno di 15, quando lo sceneggiatore statunitense di origine ungherese si convertì al cattolicesimo dopo essere stato al bordo della morte per un cancro alla laringe. Sopravvissuto al male decise di lasciare alle spalle la vita dissoluta, l’alcol e i thriller erotici per viaggiare a Città del Messico e mettere nella mani della Madonna per eccellenza gli anni che gli sarebbero restati e la nuova vita. Iniziò in quel momento la sua ricerca con il proposito di realizzare prima o poi un film sull’apparizione di Guadalupe e i suoi protagonisti. Tutto scritto e spiegato nel libro del 2008 “Crossbearer: A memoir of faith”, in spagnolo “Portador de Cruz: Un recuerdo de fe”. Il poi è arrivato e Joe Eszterhas ha cominciato a scrivere e realizzare il film sulla famosa “Morenita del Tepeyac”. «Per lungo tempo ho sognato di scrivere un film che fosse interessante e al tempo stesso ispirato» ha confessato Eszterhas. “Questo è un lavoro d’amore per me” ha confessato lo sceneggiatore di “Flashdance (1983), che per il suo progetto ha ottenuto l’appoggio economico della Mpower Pictures la compagnia cinematografica di Stephen McEveety già impegnata con “La passione di Cristo” di Mel Gibson. La produzione invece sarà di Mark Burnett e Roma Downey, una coppia di origine cattolica che ha all’attivo la miniserie statunitense di successo La Bibbia.
DA “BASSI ISTINTI” ALLA MADONNA DI GUADALUPE. In preparazione un nuovo film sull’apparizione messicana, e questa volta da uno sceneggiatore da cui non te lo aspetteresti
Joe Eszterhas