Cuba è pronta ad invadere gli Stati Uniti. Ma con il rum. “Anche domani stesso” affermano i responsabili della celeberrima marca di rum, prodotto nelle distillerie di Santa Cruz del Norte e San Josè de Las Lajas a Cuba. Dal 1993 il prodotto è commercializzato dalla Havana Club International S.A., una joint venture tra la francese Pernod Ricard e la Cubana Export che esporta il 75 per cento della sua produzione. Attualmente Havana Club commercializza 50 milioni di bottiglie all’anno verso 125 mercati del mondo, secondo fonti cubane. Ma non negli Stati Uniti, dove l’embargo che ancora persiste dopo oramai due anni dall’inizio del disgelo impedisce la vendita del rum più famoso al mondo che deve il suo nome al celebre bar di l’Avana, l’Havana Club.
Fino a quando gli americani del nord ne saranno privati?
Intanto Havana Club aspetta il suo momento e si prepara. Sa che è solo questione di tempo, e forse non più tanto e le porte del paradiso dei bevitori si spalancheranno. Il suo direttore generale, Jerome Cottin-Bizonne ha assicurato di recente che la compagnia è pronta a rifornire “il più grande mercato del mondo in fatto di rum”. Al top manager ha fatto eco il maestro del rum José Navarro che nel corso di una conferenza stampa a l’Avana ha presentato la nuova immagine del famoso rum di Havana Club invecchiato sette anni.