SANTA TERESA DEL BAMBIN GESU’ TORNA AI FEDELI DI CUBA. Il governo restituisce alla Chiesa una cappella confiscata negli anni sessanta e da allora adibita a magazzino viveri

Prima messa dopo 55 anni
Prima messa dopo 55 anni

Santa Teresa del Bambin Gesù ritorna ai fedeli cubani. La santa di Lisieux in realtà non se n’è mai andata da dove si trovava ma a Cuba la chiesa a lei dedicata era stata espropriata agli inizi della rivoluzione e usata come magazzino viveri. Adesso – segno dei nuovi tempi – il governo di Raúl Castro l’ha restituita ai suoi legittimi proprietari, l’arcidiocesi di Camagüey eretta il 10 dicembre 1912 con la bolla Quae catholicae religioni da papa Pio X.

La restituzione del tempio è avvenuta il 24 marzo, Giovedì Santo per i cattolici dell’Isola e del mondo, ma solo il 15 aprile scorso i legittimi proprietari ne hanno preso possesso, previa messa di riparazione “per chiedere perdono per i 55 anni in cui questo luogo è stato chiuso a Gesù” come non ha mancato di dire il parroco da cui dipenderà la chiesa restituita, José Álvarez Devesa che si è anche lamentato del pessimo stato in cui la riceve: “stiamo già facendo progetti per cercare di restaurare il luogo perché è un poco trasandato”.

Piccoli gesti che confermano una direzione nuova dei rapporti del governo cubano con la Chiesa e che preludono probabilmente a nuovi traguardi: “E’ una gioia che si sia compiuto un passo di giustizia quanto a libertà religiosa, che è dove vogliamo arrivare” ha ribadito il parroco, per poi rilanciare: “più che restituirci dei luoghi è anche il diritto all’educazione, ad avere centri educativi formali, quello a cui la Chiesa aspira”.

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