GIUDICARLO SI PUO’. Il processo contro il generale guatemalteco Rios Montt si può fare. Ma riprenderà nel 2015, sperando che nel frattempo il dittatore tolga il disturbo

Guatemala militari processo

Il tribunale di Città del Guatemala che ha a carico il processo per genocidio contro il generale Rios Montt è competente e potrà emettere la sentenza.

Viene così respinto il ricorso che avevano presentato i difensori in base a una risoluzione giudiziaria dell’aprile 2013. Rios Montt è già stato processato per genocidio e condannato a 80 anni di carcere il 10 maggio di quest’anno. Poi la sentenza è stata annullata dalla Corte Costituzionale che ha ordinato di ripetere una parte del procedimento. I legali del dittatore hanno chiesto di azzerare il processo retrocedendolo a quando Rios Montt non era ancora stato imputato e godeva di immunità politica per essere parlamentare del Congresso guatemalteco.

Non sarà così. La parte “in revisione” riprenderà da dove si era arrivati e sarà lo stesso tribunale che l’ha condannato ad occuparsene.

L’ottantasettenne dittatore accusato di aver ordinato massacri, violazioni, assassini tra il 23 marzo 1982 e l’8 agosto 1983, quando era presidente de facto del Guatemala, ha ascoltato la decisione vestito in giacca e cravatta, pallido, dimagrito per un intervento agli occhi a cui è stato sottoposto di recente. “Mi hanno operato da poco” ha dichiarato sorridendo. “Non dimenticate che sono della classe 1926” ha detto ai giornalisti ritirandosi a passo lento dall’aula del tribunale.

Il processo riprenderà il 5 gennaio 2015, e molti sperano che nel frattempo il dittatore non sia più di questo mondo.

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