Fare “lio” è un’espressione comune sulla bocca degli argentini. Fanno “lio” i bambini quando fanno chiasso, i tifosi quando celebrano una vittoria, gli adolescenti lo fanno volentieri nelle loro camere ignorando gli auricolari, “hacen lio” gli studenti quando festeggiano una laurea, ma fanno “lio” anche i manifestanti che rendono un inferno la città di Buenos Aires bloccando le strade per protestare, o quelli che vogliono farsi sentire tout court , magari con il tipico bombo (tamburo) che lo stesso Papa ha fatto entrare nell’udienza con i calciatori argentini sconvolgendo non poco il protocollo vaticano. Fare “lio” è un termine corrente dunque, che il Papa ha usato nel suo dialogo con i giovani a Rio de Janeiro. Ma con una applicazione che lo rende singolare. “Desidero dirvi ciò che spero come conseguenza della Giornata della Gioventù: spero che ci sia chiasso. (…) Però io voglio che ci sia chiasso nelle diocesi, voglio che si esca fuori, voglio che la Chiesa esca per le strade (…)”.
Vuole che ci sia lio, chiasso, rumore, movimento, che i giovani reclamino spazio nella società, e, perchè no, anche nella Chiesa. Le chiese sono spente – sembra dire il papa argentino – là dove i cristiani non “hacen lío”, i sacerdoti non escono all’incontro con le “pecore” che gli sono state affidate, l’esistenza stessa non ha il sale del buon lievito di evangelica memoria.
L’idea stessa che la Casa di Dio debba aprire le sue porte non è nuova. E’ vecchia come il cristianesimo. Il “hagan lío” di Francesco è perchè le porte delle chiese siano sempre spalancate e possano dare ricovero all’umanità dolorante del popolo di Dio in cammino nel mondo. Ma anche che dall’interno del luogo di culto si possa uscire per portare al mondo, cioè a tutti, il tesoro che vi viene custodito.
“Hagan lío”, non rimanete silenziosi ha ripetuto tornando a Roma dal Brasile, questa volta dentro le mura vaticane. La Buona Notizia non è silenziosa. Ci sta dicendo di non stare zitti. Non lo è stato Gesù quando ha cacciato i mercanti dal tempio o quando volevano lapidare l’adultera. Fatevi sentire è un altro modo di designare la rumorosità a cui allude. Un protagonismo si, è un farsi vedere, ma con qualcosa di positivo dentro. E non ha a che vedere soltanto con la Chiesa.
In un clima di scontro politico che si credeva superato da decenni nella società argentina, dove persino famiglie, amici, colleghi, hanno smesso di parlarsi o frequentarsi soltanto per differenze di opinioni riguardo alla politica, dove, incominciando dai politici, tanti vogliono essere ritratti in una foto con “Francisco” e anche i nemici di una volta oggi sono, è proprio il caso di dirlo, “più papisti del Papa”, si sente dire, si è incominciato a sentir dire dopo la Giornata mondiale della gioventù che occorre “hacer lio”, ma in un senso nuovo, così come lo intende il Papa.
Quello che stupisce è che tutti, assolutamente tutti, al di là delle inevitabili strumentalizzazioni politiche, sono certi di aver capito, appunto per la forza e l’espressività della frase, cosa vuol dire questo “positivo”. “Lo ha detto il Papa”, aggiungono. E dunque è chiaro.
Così l’espressione sta mutando senso, anzi, lo ha già fatto. Ma più che mutare, possiamo dire che papa Francesco l’ha “trasfigurata”. E’ chiaro che non è una questione soltanto per filologi o semiologi. No, come ogni trasfigurazione che continua ad accadere ancora oggi, sta facendo vedere sotto una luce nuova, sta ri-creando, quello che c’era già prima. E lo sta facendo ripartire.
Traduzione dallo spagnolo di Mariana Gabriela Janún
- Quel Dio cattolico che ci “primerea” sempre http://www.terredamerica.com/2013/08/21/il-gergo-di-francesco1-quel-dio-cattolico-che-ci-primerea-sempre/
- Non “balconear” la vita, ma tuffarsi come ha fatto Gesù http://www.terredamerica.com/2013/08/30/il-gergo-di-francesco2-non-balconear-la-vita-ma-tuffarsi-come-ha-fatto-gesu/
- Una civilizzazione che si è “spannata” ha bisogno della speranza cristiana http://www.terredamerica.com/2013/09/13/il-gergo-di-francesco3-una-civilizzazione-che-si-e-spannata-ha-bisogno-della-speranza-cristiana/
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