C’è una pastorale per tutto in Colombia e quella per le vittime delle mine non poteva mancare. Anche perché il problema è serio e ci vorrà ancora molto tempo prima che venga risolto. Intanto sulle mine disseminate a man bassa negli anni del conflitto si salta ancora. Senza considerare che chi è rimasto menomato nella maggior parte dei casi non può più lavorare, con conseguenze anche sulla famiglia se si trattava di un adulto con nucleo famigliare già formato.
Di mine ne sono state disseminate tante in Colombia, nella selva per proteggere gli accampamenti guerriglieri, o nelle immediate vicinanze dei villaggi per non farli abbandonare dalla popolazione locale. Non si sa esattamente quante ma secondo stime di parte governativa almeno 688 comuni, di piccole e medie dimensioni, ne sarebbero ancora infetti. Più precise le stime dei morti o dei feriti provocati dall’esplosione di mine antiuomo negli ultimi 25 anni: ben 11.139 vittime, registrate dalle statistiche sanitarie nazionali.
La Chiesa colombiana si è fatta carico del problema e in collaborazione con la “Campagna colombiana contro le mine”, da luglio 2016 ha avviato un progetto che a tutt’oggi ha beneficiato 11.799 persone direttamente e indirettamente più di 47.196, vale a dire 58.995 in totale.
«Questo è un progetto si inquadra nelle linee guida delle “Politiche per l’Azione Integrale Contro le Mine Antiuomo” ed è stato programmato 10 anni fa con il sostegno della Caritas tedesca» si legge nel sito della Conferenza episcopale della Colombia. “Ha come obiettivo quello di ridurre il rischio di incidenti in comunità che hanno sofferto questo problema, oltre che accompagnare a diversi livelli, come quello psico-sociale e giuridico, i sopravvissuti e loro parenti, integrando l’attenzione che presta lo Stato nei dipartimenti di Nariño e Caqueta».
Il progetto illustrato nel sito copre 60 comunità in 12 comuni di Nariño (Policarpa, Tumaco, Barbacoas, Santacruz, Los Andes, Cumbitara, La Llanada, Samaniego) e Caquetá (La Montañita, San Jose del Fragua, il Curassow, San Vicente del Caguan, Puerto Rico).