La possibilità che Papa Francesco tocchi nuovamente il territorio degli Stati Uniti è stata affacciata dall’arcivescovo di Los Angeles, California, José Horacio Gómez. Di una tappa a Ciudad Juárez si era già parlato con l’annuncio del viaggio in Messico nel 2016, ma non della eventualità che il Papa attraversi la frontiera poco oltre la città messicana che avrà scelto di visitare ed entri nuovamente in territorio Usa. Durante la conferenza stampa in Vaticano, nel contesto del Sinodo sulla famiglia giunto alle battute conclusive, il prelato statunitense ha invece accennato proprio a quest’ultima possibilità. “E’ molto importante che il Papa parli nei due paesi e si cerchi la soluzione migliore (al problema degli emigranti), che si ricordi che gli Stati Uniti sono un paese di emigranti. I primi arrivarono proprio dal Messico e hanno dato luogo alla fondazione del paese”.
Monsignor José Horacio Gómez non si è spinto oltre, riconoscendo che ancora non è stata definita la città messicana di frontiera da inserire nell’itinerario papale. L’arcivescovo non ha nascosto la speranza che il pontefice oltrepassi il confine e visiti una città vicina a Los Angeles. “Ci farebbe molto piacere! Lo potremmo ricevere alla frontiera del Messico e California” ha esclamato.
Più in là, invece, è andato l’arcivescovo di Chihuahua monsignor Constancio Miranda Weckmann che ha annunciato dall’altare ai suoi fedeli la visita del Papa a Ciudad Juárez-El Paso, ricordando che era intenzione del Papa entrare negli Stati Uniti passando per l’importante punto migratorio della frontiera messicana.
L’arcivescovo di Città del Messico, cardinale Norberto Rivera Carrera, dalle pagine del settimanale dell’arcidiocesi “Desde la fede”, si è riferito al viaggio papale del 2016 in termini generali ma abbastanza orientati verso la tappa di frontiera: “E’ prevedibile che Francesco visiti le periferie degli esclusi e i gruppi afflitti da tragedie dolorose di fronte ai loro inutili aneliti di giustizia; che visiti zone dove i migranti soffrono (e quindi ci auguriamo) che ciò possa servire per far crollare i muri dell’odio e della separazione”.
Un altra voce ha indicato Ciudad Juaréz come la più probabile tra le opzioni papali, quella del sottosegretario alla Popolazione, Migrazione e Affari Religiosi Humberto Roque Villanueva. Il politico ha esplicitamente indicato tra le tappe del futuro viaggio la Basilica di Guadalupe, scontata, e Ciudad Juárez.