Nell’edizione odierna del Granma, quotidiano del Partito Comunista cubano, in prima pagina, e come primo titolo (con tanto di fotografia) si porge un affettuoso Benvenuto a Papa Francesco. “Dal momento del suo arrivo a La Habana, si legge nell’editoriale, riceverà un cordiale benvenuto da parte del governo e del popolo cubano. Potrà apprezzare il rispetto, l’affetto e l’ospitalità che tutti vogliamo offrirgli durante il suo soggiorno in Patria. Potrà costatare il nostro patriottismo così come l’intenso e fruttifero sforzo della Nazione per nobilitare l’essere umano, in favore della giustizia e della cultura” e ciò perché convinti “che un mondo migliore non solo è possibile, bensì indispensabile”. Per il Granma, inoltre, la “presenza (del Papa) a Cuba conferma il buono stato delle relazioni esistenti tra il governo cubano e la Santa Sede che, in quest’anno, compiono 80 anni di vincoli ininterrotti”.
La nota editoriale ricorda tutto il lavoro svolto congiuntamente tra governo e chiesa locale per garantire un grande successo alla Visita e sottolinea l’apertura del Paese a tutti i pellegrini di altri Paesi e regioni del mondo che vorranno condividere con i cubani questi momenti. “Ascolteremo la parola di Sua Santità con rispetto e attenzione mostrando che siamo un popolo educato e nobile, che siamo un buon anfitrione” e presenteremo al Pontefice “la nostra storia, le nostra cultura e le nostre tradizioni”.
L’editoriale ricorda inoltre che il popolo di Cuba attualmente “è immerso in un processo di aggiornamento del suo modello socioeconomico, sempre impegnato nella difesa della sovranità nazionale” per “preservare le sue conquiste sociali e raggiungere un superiore benessere per tutti, senza esclusioni”. Infine, la nota conclude: a Santiago di Cuba ci congederemo da Papa Francesco “dopo aver offerto alla sua persona precise dimostrazioni della nostra unità, della nostra solidarietà e del nostro impegno con l’umanità”.