“L’effetto Bergoglio”, che già nel 2013 e nel 2014 venne avvertito sensibilmente dalle casse di Caritas argentina, quest’anno, il terzo del suo pontificato, ha fatto balzare i numeri verso l’alto. Più 39,6 per cento rispetto allo scorso anno, che in numeri significa 52.139.540 pesos, pari a cinque milioni di euro (5.610.444 dollari al cambio ufficiale). Copyright papale anche sulla frase che ha fatto da traino alla colletta nazionale: “Todo lo que se comparte se multiplica”, tutto quello che si condivide si moltiplica. Papa Francesco la pronunciò nella favela di Río de Janeiro, Varginha, durante il viaggio inaugurale del pontificato, nel mese di luglio del 2013, per presiedere la Giornata mondiale della gioventù.
Dunque più denaro a disposizione di una istituzione caritativa molto attiva, che in Argentina finanzia micro imprendimenti popolari di produzione e autoconsumo, progetti educativi volti all’inclusione sociale, scuole di formazione al lavoro, centri comunitari, asili nido, opere a favore di bambini di strada o per la prevenzione e cura di tossicodipendenze, oltre ad interventi di emergenza sociale o climatica.