Dopo il record di pellegrini del 2013 – 11.856.705, 742 mila in più rispetto al 2012, quando raggiunsero la considerevole cifra di 11 milioni e 100 mila presenze – il Santuario nazionale di Aparecida, nello stato di San Paolo e ad un centinaio di chilometri da Rio de Janeiro si pone ulteriori traguardi per il 2014. Il rettore Domingos Sávio non ha nessuna intenzione di riposare sugli allori della Giornata mondiale della gioventù e la visita di Papa Francesco che ha spinto nella basilica frotte di giovani. “La nostra responsabilità aumenta – scrive nel sito web del Santuario – perché la maggioranza di chi viene qui lo fa con molti sacrifici, come i pellegrini che camminano a piedi, e devono essere ben accolti”.
La maggior parte dei quasi cinque milioni di visitanti del primo semestre del 2013 e gli oltre sette del secondo, con particolare concentrazione in occasione della visita papale dello scorso ottobre, sono brasiliani, osserva il redentorista. Ma il numero di stranieri è in aumento ed è proprio a loro che pensa Domingos Sávio, che proprio a febbraio celebra il primo anniversario da rettore.
Dopo le giornate mondiali della gioventù con Papa Francesco l’attivo redentorista prevede che la Coppa del mondo e le Olimpiadi del 2016 faranno compiere un altro balzo in avanti ai numeri dei vistanti: “Aparecida sta diventando un centro internazionale di pellegrinaggio. Certo, la difficoltà principale resta la distanza, siamo in America Latina e non in Europa, ma le cose stanno cambiando. Chi è venuto in Brasile per la Giornata mondiale della gioventù, a Rio de Janeiro, ha approfittato per venire anche ad Aparecida. I mondiali non sono un evento religioso ma pensiamo che molti, essendo cattolici, non perderanno l’opportunità di conoscere il Santuario Nazionale”.
La Madonna di Guadalupe, la patrona del continente latinoamericano, con i suoi 20 milioni di pellegrini annui, è all’orizzonte.