Pace fatta tra Paraguay e Venezuela. Da ieri il paese sudamericano ha tolto il veto all’ingresso del Venezuela nel Mercosur annullando la precedente notificazione che dichiarava il presidente Nicolás Maduro come “persona non gradita”. In realtà si è trattato poco più di una formalità, dato che il Venezuela è già membro del Mercosur –e anzi in questo momento detiene la Presidenza semestrale- dall’estate del 2012, quando l’allora Presidente venezuelano Hugo Chavez riuscì a ottenere l’ingresso di Caracas nell’Organizzazione, uno dei suoi ultimi successi diplomatici prima della morte avvenuta lo scorso marzo.
Il Paraguay, invece, era stato sospeso dal Mercosur il 29 giugno dello scorso anno come “castigo” per la destituzione dell’allora presidente Fernando Lugo considerata antidemocratica dagli altri membri del blocco. Immediatamente dopo Argentina, Brasile e Uruguay, hanno avviato una procedura straordinaria che ha aperto la strada all’incorporazione piena del Venezuela, bloccata dal Congresso paraguayano per diversi anni. L’adesione del Venezuela si è perfezionata il 12 agosto, con l’opposizione del Paraguay, che non aveva però voce in capitolo dopo la sospensione.
Il Paraguay era stato, negli ultimi anni, il principale ostacolo alle ambizioni di Caracas, dato che nonostante l’appoggio di Lugo alla candidatura venezuelana, il Parlamento si era opposto al protocollo di adesione in due diverse occasioni (nel 2009 e nel 2010), costringendo il Presidente a desistere in mancanza di una maggioranza a supporto.
L’elezione di Horacio Cartes in Paraguay ha aperto le porte alla normalizzazione, che come prima tappa ha avuto la revoca della sanzione di esclusione da parte degli altri membri del Mercosur e, adesso, il via libera al Venezuela da parte del governo paraguayano.
Con l’incorporazione definitiva del Venezuela e il ritorno del Paraguay il Mercosur conta adesso con una popolazione di 275 milioni di persone, equivalente al 70 per cento della popolazione dell’America del sud e un PBI che rappresenta l’83% del totale.