Tre giorni di lavoro a metà strada tra l’America del Nord e quella del Sud. Dopo Montevideo nel maggio 2011 il Consiglio episcopale dell’America Latina sceglie Panama per la sua XXXIV assemblea. La prima con un Papa di questo continente. Al summit, in qualità di rappresentante vaticano, partecipa Guzmán Carriquiry, segretario generale della Pontificia commissione per l’America Latina, a cui Terre d’America ha rivolto alcune domande.
Dott. Carriquiry, quella di questi giorni a Panama è la prima assemblea regnante un Papa latinoamericano. Se n’è sentita l’eco?
Molto più di un’eco! Tutta l’assemblea è stata caratterizzata non solo da un clima di grande allegria per l’elezione del cardinale Jorge Bergoglio, il primo papa latinoamericano nella storia della Chiesa, ma anche dall’entusiasmo per i primi due mesi di pontificato. A cui si è aggiunta la riflessione su ciò che questo fatto inedito significa per l’America Latina e per la missione della Chiesa nelle nostre terre. La Provvidenza di Dio mette la Chiesa, i popoli e le nazioni latinoamericane in una situazione molto singolare. Le carica di responsabilità ed esigenze maggiori. Qui si è parlato soprattutto di Papa Francisco e di Aparecida. E questo è stato preceduto e preparato dalla visita che di recente la Presidenza del CELAM ha compiuto in Vaticano, dove ha avuto un incontro molto cordiale con Papa Francisco, e dalla lettera che il Cardinale Marc Ouellet, Presidente della PCAL, ha inviato a tutti i vescovi dell’America Latina. I vescovi di 20 paesi che sono a questa assemblea del CELAM hanno lo sguardo e il cuore ben fissi ai gesti e alla predicazione del Papa.
Vede un “cambio di marcia” nell’organismo della Chiesa latinoamericana?
E’ troppo presto per poterlo dire, ma si percepiscono sentimenti di più intensa comunione affettiva ed effettiva, e di impegno serio per continuare e rilanciare la missione continentale, al di là delle carte e dei progetti. Papa Francisco sta mostrando molto concretamente e chiaramente quello che vuole dai pastori come vicinanza misericordiosa ed evangelizzatrice verso i loro popoli. Ricordiamo il suo fondamentale contributo ad Aparecida. Adesso il CELAM e gli episcopati si sentono chiamati ad assumere una rinnovata sollecitudine apostolica universale per collaborare più da vicino alla missione del pontificato. E rispondere all’appello insistente di Papa Francesco: “Pregate per me”. C’è stato, in questi giorni, chi ha detto: a lui è stato chiesto di custodire il gregge dei fedeli, a noi si chiede di custodire lui.
Conferma la riunione del Papa con i vescovi dell’America Latina a Rio, il prossimo luglio?
Confermata la presenza e un breve messaggio di Papa Francisco nella prossima riunione generale di coordinamento del CELAM, che si svolgerà a Rio de Janeiro alla fine della Giornata mondiale della gioventù. Ed è significativo che il Papa, che era stato invitato con insistenza a Brasilia, abbia deciso di visitare solamente il Santuario di Aparecida prima dell’incontro moltitudinario con i giovani.